Diamo seguito a quanto recentemente pubblicato da Affaritaliani.it. La vicenda è ambientata negli USA e l’Europa resta a guardare… per ora.
Glifosato sì, glifosato no: l’erbicida che alcuni agricoltori usano come l’acqua è un prodotto Monsanto/Bayer.
Responsabile di negligenza, difetti di progettazione e mancato avvertimento dei querelanti dei potenziali pericoli dell’uso del Roundup (il diserbante fogliare sistemico che ha come principio attivo il glifosato). Questo riferisce l’agenzia di stampa internazionale Reuters in merito alla condanna decisa venerdì scorso dalla giuria della Contea di Cole, nel Missouri, in merito all’uso del Roundup. Il tribunale USA ha stabilito che l’azienda Monsanto della Bayer deve pagare 1,56 miliardi di dollari ai querelanti che sostenevano che l’erbicida avesse causato loro lesioni, tra cui il cancro.
Per il tribunale Valorie Gunther di New York, Jimmy Draeger del Missouri e Daniel Anderson della California riceveranno complessivamente 61,1 milioni di dollari di danni compensativi e 500 milioni di dollari ciascuno di danni punitivi. A ciascuno di loro era stato diagnosticato un linfoma non-Hodgkin che, a loro dire, era stato causato dall’uso nella proprietà di famiglia del Roundup. Alla moglie di Draeger, Brenda, sono stati riconosciuti 100.000 dollari per i danni che avrebbe subito a causa della malattia del marito. Il linfoma non Hodgkin è un tumore che nasce nel sistema linfatico e si sviluppa dai linfociti.
La Bayer ovviamente si opporrà alla sentenza mediante l’utilizzo di studi che dimostrano la non pericolosità della sostanza per l’uomo.
In Europa la situazione è diversa?
Solo qualche giorno fa l’UE ha rinnovato l’autorizzazione all’utilizzo del Roundup, ma una decisione “definitiva” dovrà essere presa entro il 14 dicembre, data di scadenza della precedente autorizzazione. Pertanto ad oggi siamo nella situazione in cui in una parte del mondo condanna pesantemente l’uso della sostanza, mentre l’altra parte del mondo la considera sicura.
Cosa accadrà? Seguiremo gli sviluppi segnando in agenda, con un cerchio rosso, la data del 14/12/23.